Outlook 2007 non è più supportato da Microsoft da quando nel 2016 ha annunciato il passaggio al collegamento MAPI su HTTP. Tale protocollo è stato introdotto a maggio 2014 ed è diventato presto il riferimento per la connettività e-mail della suite di Microsoft.
L’assenza del supporto al protocollo MAPI, però, non impedisce alle caselle di Outlook 2007 di funzionare: restano operative se connesse agli account POP e IMAP, ma non possono più collegarsi a Exchange Online.
Cosa deve fare chi ancora utilizza Outlook 2007? La risposta è una: passare a una versione di Outlook successiva, che supporti il protocollo MAPI e che, inoltre, continui a essere supportata da Microsoft.
Come detto, Outlook 2007 continua a funzionare, ma la mancanza di un supporto ufficiale da parte di Microsoft è una questione tanto importante quanto la mancanza di compatibilità con il nuovo protocollo. Questo non solo significa che gli eventuali bug non vengono più corretti, ma anche che Microsoft non rimedia più a eventuali vulnerabilità di sicurezza che dovessero emergere. E alcune sono già emerse e sono già state sfruttate.
L’e-mail è spesso usata come metodo di social engineering per depistare i dipendenti con un messaggio fasullo ma ben disegnato, al fine di sottrarre le credenziali di accesso alle risorse aziendali. Gli attacchi informatici cercano falle non ancora note nei software per anticipare le aziende: un software non più aggiornato è la leva ideale.
In passato, una vulnerabilità di Outlook consentiva a un attaccante di eseguire un malware da remoto; e per farlo non serviva che l’utente cliccasse un link, ma era sufficiente che vedesse l’email nel pannello dell’anteprima. Microsoft ha coperto la falla con un aggiornamento: le versioni non aggiornate del software, come Outlook 2007, non godono più di questo supporto. Non solo: tra le versioni che sono ancora vulnerabili a questa falla c’è proprio Outlook 2007.
L’aggiornamento di Outlook 2007, quindi, è fondamentale. Outlook 2010 non è un buon obiettivo perché la suite Office 2010 non è più supportata dalla fine del 2020 e il supporto a Office 2013 scadrà nel 2023: passare a Office 2013, quindi, significherebbe dover effettuare un altro passaggio nel medio periodo.
Per aggiornare Outlook 2007, quindi, le opzioni migliori sono:
Quest’ultima possibilità garantisce l’accesso alle funzionalità più recenti attraverso un unico abbonamento, ma proprio per tale motivo può essere sconsigliabile alle imprese perché potrebbe creare malfunzionamenti nelle integrazioni con gli altri servizi.
L’indicazione consigliata, quindi, è quella di passare a Office 2021 – e quindi aggiornare a Outlook 2021 – che garantisce l’accesso a una copia unica, ossia installabile su un solo computer (PC o Mac che sia). L’acquisto di Office 2021 non prevede che le applicazioni incluse vengano costantemente aggiornate con le nuove funzionalità. Sono, però, inclusi gli aggiornamenti di sicurezza.
Infine, le nuove versioni di Outlook agevolano la produttività e, in virtù del supporto esteso di Microsoft, riducono il lavoro in carico al reparto IT, spesso costretto a occupare il proprio tempo per la risoluzione di malfunzionamenti del client di posta elettronica o di eventuali problemi di sicurezza.
Le versioni del software successive a Outlook 2007 sono ottimizzare per i dispositivi mobile e per schermi di qualsiasi dimensione: in tempi di lavoro ibrido, questa caratteristica diventa molto importante. In generale, tutta l’esperienza utente è stata rinnovata.
Superare Outlook 2007 è quindi imperativo: serve alle imprese e alle organizzazioni per ridimensionare la possibilità di una falla nel perimetro di sicurezza informatica e ai dipendenti per affidarsi a un software completo e più moderno.