Nell’infrastruttura IT delle organizzazioni la componente storage ha un’importanza strategica perché memorizza, si prende carico dei dati e li rende disponibili per tutti sistemi e le postazioni di lavoro. Questo avviene di norma in situazioni di lavoro standard, ma per garantire una buona Business Continuity deve accadere anche in seguito a failure o problemi di varia natura la cui risoluzione deve essere il più rapida possibile.
Gli scenari di criticità sono molteplici: alla classica failure hardware si affiancano problemi legati ad attacchi mirati per il furto di dati, oppure criticità attinenti a malware e critpo-malware. Quindi, uno scenario di problemi assai ampio al quale però le soluzioni di storage devono far fronte; è evidente che tali soluzioni non possono più essere considerate dei semplici repository o volumi di archiviazione e backup, ma sono ormai diventati sistemi intelligenti ed evoluti.
Per mostrare meglio il comportamento di una soluzione di storage intelligente abbiamo effettuato uno storage test in laboratorio – disponibile in questo video – per evidenziare quali siano le modalità e i tempi di reazione a una serie di inconvenienti tipici. Ecco come il sistema Nimble HPE interviene a fronte della rottura di più dischi, oppure del malfunzionamento di un alimentatore, oppure dell’improvvisa mancanza di alimentazione.
Lo storage test che abbiamo realizzato prevede un’infrastruttura con lo storage primario allocato nel datacenter e gestito da una soluzione Nimble HPE; questo dispositivo rende disponibile lo storage condiviso per vari virtual desktop che costituiscono le postazioni di lavoro all’interno dell’organizzazione. Si tratta quindi di una tipologia di infrastruttura assai comune e diffusa, soprattutto in implementazioni Business Critical.
Dalla nostra esperienza in ambiti di lavoro simili, le failure più diffuse riguardano proprio il malfunzionamento e la rottura di dischi oppure problematiche legate al controller stesso. Ecco il motivo per il quale abbiamo inserito nello storage test problemi simili, con gravità e complessità crescente.
Che cosa succede se tre dischi gestiti dal controller si rompono contemporaneamente? Si tratta di una failure piuttosto remota, ma al tempo stesso grave. In questo scenario, il sistema HPE Nimble è stato in grado di garantire piena operatività ai sistemi connessi grazie alla tecnologia Triple+ Parity RAID.
Alla base di un Disaster Recovery plan di successo c’è una gestione dei backup ben strutturata. Il controller deve essere in grado di gestire repliche asincrone (snapshot) anche a intervalli molto ravvicinati di 5 o 10 minuti in base alle esigenze delle organizzazioni.
Giovanni Golinelli, Hybrid IT Architect di Netmind, ci ha spiegato come la gestione degli snapshot a livello di controller Nimble offra estrema flessibilità potendo quindi offrire un buon compromesso tra snapshot estremamente frequenti e richiesta di risorse hardware necessarie alla loro gestione. Nimble, inoltre, prende in carico la gestione dello snapshop dall’hypervisor di VMware, scaricando quindi quest’ultimo di un lavoro tutto sommato gravoso. Nimble in questo specifico ambito può beneficiare di una serie di tecnologie proprie dell’ambito storage e utili al fine di ottimizzare l’occupazione di spazio disco e tempi di esecuzione.
Sempre riguardo agli snapshot gestiti da Nimble è da sottolineare un altro interessante aspetto: in caso di criptomalware sarà possibile recuperare singoli elementi da uno snapshot precedente e sostituirli a quelli compromessi. Si tratta di operazioni che richiedono un certo know-how, che possono essere gestite dagli strumenti HPE o meglio ancora da soluzioni come Veeam.
Dato che per l’esecuzione di queste operazioni è necessario avere competenze tecniche medio-alte sulle soluzioni installate, è importante che le aziende si affidino a partner tecnologici che possano proporre un’ampia gamma di servizi di consulenza e di supporto, ma anche una serie di Manage Services utili nella fase di operatività, per il monitoraggio dei sistemi e per il controllo dei backup, caratterizzati da livelli di SLA ben definiti.
Netmind è in grado di offrire questi servizi anche sfruttando le potenzialità di HPE InfoSight, che per le soluzioni HPE Nimble e Primera è in grado di fornire ai tecnici informazioni aggregate sulle caratteristiche dei sistemi, sui log e su altri dati utili a individuare da remoto il problema.
HPE InfoSight su soluzioni Nimble offre anche funzionalità predittive in merito a possibili failure o ottimizzazioni disponibili: queste informazioni vengono offerte sfruttando tecnologie di Artificial Intelligence e di Machine Learning applicate al parco installato a livello globale. Gli strumenti di HPE InfoSight offrono una logica comune e condivisa da Nimble, Primera e altre soluzioni HPE.
A conclusione del nostro test, HPE Nimble Storage si è dimostrato una piattaforma agile, veloce e sempre disponibile, in grado di supportare dalle VM ai container, al test/sviluppo, estendendosi senza problemi al cloud ibrido.
Uno storage di nuova generazione in grado di supportare le applicazioni business critical e che, grazie all’intelligenza predittiva di HPE InfoSight, garantisce massima visibilità sullo storage e sulle macchine virtuali, con consigli fruibili in tempo reale per un’ottimizzazione costante.