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Hybrid infrastructure: come gestire le complessità

Scritto da quanture_social | 27 gennaio 2023

Quando parliamo di hybrid infrastructure facciamo riferimento a un ambiente IT costituito da una combinazione di data center on-premises, cloud privati e cloud pubblici. Questo modello offre alle aziende la flessibilità, la scalabilità e l'efficienza dei costi del cloud, mantenendo al contempo i sistemi interni necessari per i carichi di lavoro critici.  

Tuttavia, poiché coinvolge l'unione di ambienti IT frammentati, è un sistema intrinsecamente complesso.


La gestione della complessità nell'infrastruttura ibrida
 

Gestire la complessità non comporta esclusivamente problematiche di tipo operativo, ma anche una certa difficoltà nel governare aspetti strettamente amministrativi, per esempio i costi. Stando all’Osservatorio Cloud Transformation, infatti, la sostenibilità economica di questa tecnologia sarà una sfida per le aziende nel 2023: la variabilità dei costi sta portando le imprese a definire strategie di contenimento che fanno leva soprattutto sull’effettivo consumo delle risorse e nel monitoraggio continuo di servizi e utenze (soluzioni già adottate dal 40% e dal 38% delle organizzazioni). 

Affidarsi a un Managed Services Provider (MSP) in questi casi può offrire un prezioso supporto alle imprese: parliamo, infatti, di un partner qualificato con competenze in migrazioni cloud, mappatura delle applicazioni, dimensionamento dei carichi di lavoro, servizi condivisi e gestione automatica delle policy, che può aiutare le aziende a sviluppare un piano step-by-step per implementare e gestire l’IT in un contesto a elevata complessità.


Gestione di una hybrid infrastructure: affrontare la complessità
 

Per gestire al meglio una infrastruttura ibrida è necessario un approccio sistematico, che faccia affidamento sia su competenze professionali di elevato livello, sia su strumenti di automazione che permettano di effettuare in modo tempesti vo tutti i controlli necessari per una potenziale ramificazione della complessità. Vediamo nel dettaglio alcune delle pratiche che è necessario mettere in campo.


1. Monitoraggio dell'infrastruttura ibrida
 

Il monitoraggio di una hybrid infrastructure rientra in un processo di valutazione e gestione dell'infrastruttura sia basata sul cloud, sia fisica, che garantisca l'ottimizzazione delle prestazioni, il censimento degli asset e le verifiche su permessi e utenti. L’attività di monitoring può anche fornire una panoramica completa di una rete ibrida, favorendo la cybersecurity.  

I servizi gestiti in cloud includono strumenti di monitoraggio promossi attraverso applicazioni aziendali, piattaforme (database, middleware, virtualizzazione e sistemi operativi), storage e reti. Questi strumenti consentono una misurazione accurata della consegna del servizio, fornendo ai team IT visibilità su un'infrastruttura che fluttua continuamente tra l'espansione e la contrazione. 


2. Gestione dell'infrastruttura ibrida
 

Un altro aspetto del monitoraggio dell'infrastruttura ibrida è la gestione dei servizi IT (ITSM), che funge da piattaforma di gestione dei processi. L'ITSM offre un servizio centralizzato e un catalogo di gestione delle richieste di servizio, fornendo un unico punto di accesso per l'infrastruttura.


3. Come gestire i servizi di infrastruttura ibrida
 

Il monitoraggio e la gestione manuale, anche attraverso gli strumenti sopra citati, non sono adeguati a supportare un'architettura di cloud ibrido. I servizi gestiti dedicati a una hybrid infrastructure forniscono, al contrario, un'automazione completa, un'architettura di orchestrazione e framework ripetibili progettati per coprire il ciclo di vita dell'ambiente ibrido. Esempi di automazione del servizio includono:


3.a Automazione del processo di supporto del servizio IT
 

Questo tipo di supporto IT automatizza i processi comuni di gestione del sistema informatico (ITSM) e si connette a componenti di infrastruttura e sistemi aziendali. Questo strato ottimizza i livelli di servizio e la conformità ai processi, consentendo efficienze cross-funzionali e un'esperienza migliorata per utenti finali e aziende.


3.b Automazione delle operazioni IT
 

Questo tipo di automazione funziona a livello di monitoraggio o di attività, gestisce elementi indipendenti dell'infrastruttura e fornisce l'adempimento delle richieste per componenti discrete. Man mano che la quantità di elementi infrastrutturali aumenta, l'orchestrazione del carico di lavoro generale viene gradualmente implementata attraverso integrazioni dinamiche tra varie attività automatizzate e ITSM.


3.c Automazione del provisioning e del rilascio
 

Questo tipo di automazione consente l'efficienza del servizio e affronta molteplici componenti di supporto dell'infrastruttura come richieste, sviluppo, provisioning e operazioni, oltre a gestire la configurazione e la conformità.


Gestire le complessità attraverso la visibilità
 

In sintesi, i servizi gestiti in relazione a una hybrid infrastructure possono semplificare un complesso deployment di cloud ibrido fornendo competenze, supervisione e automazione di valore. Per le imprese con team IT snelli che mancano di competenze in tutti gli aspetti di un’architettura ibrida, i servizi gestiti e automatizzati possono rappresentare un investimento valido per il governo della complessità. HPE GreenLake è la risposta migliore per questa tipologia di esigenze perchè è in grado di conferire flessibilità e sicurezza all'inffrastruttura grazie alla piattaforma edge to cloud che fornisce una vista completa del consumo e dell’uso nell’intera infrastruttura cloud ibrido e multi-cloud. Con la piattaforma edge to cloud HPE GreenLake puoi consumare, gestire e controllare tutti i servizi cloud da un unico dashboard self-service, consentendo al personale IT di concentrarsi sui risultati di business, come lo sviluppo di nuove applicazioni e di ulteriori servizi per attirare più clienti e incrementare i ricavi.