Con la digitalizzazione del business, le informazioni diventano l’asset competitivo più importante per qualsiasi impresa. La sicurezza dei dati aziendali è quindi la conditio sine qua non per operare nella software economy, dove qualsiasi processo esecutivo o strategico si lega agli strumenti digitali.
Tuttavia, tutelare la sicurezza dei dati aziendali non è banale, soprattutto nei moderni ambienti multicloud dove il perimetro diventa liquido e ogni dispositivo che accede alle risorse dell’organizzazione rappresenta una vulnerabilità.
C’è poco da stare tranquilli: secondo le statistiche italiane del Clusit, negli ultimi cinque anni (2014-2019), il numero di attacchi gravi andati a buon fine ha registrato una crescita del 91,2%, raggiungendo la cifra record di 1.670.
Un quadro allarmante che non risparmia nessuna tipologia di azienda o settore e che vede tra le principali minacce malware e attacchi di phishing o social engineering. Si tratta quindi di tecniche che in molti casi fanno leva sulla distrazione o sull’ingenuità degli utenti.
L’errore umano infatti rappresenta il tallone di Achille per la sicurezza dei dati, in cima alle preoccupazioni degli amministratori IT insieme all’obsolescenza tecnologica dei sistemi aziendali e alla difficoltà di gestione del cloud journey.
Attualmente il tema è nell’occhio del ciclone a causa dell’emergenza Coronavirus: la necessità di operare in smart working, obbliga i dipendenti a utilizzare dispositivi personali e reti domestiche per accedere alle risorse IT aziendali. Le imprese che ancora non contemplavano il lavoro da remoto, si sono trovate impreparate, senza strumenti tecnologici adeguati e soprattutto senza strategie di sicurezza idonee.
I lavoratori stessi mancano in molti casi della formazione necessaria per l’utilizzo delle soluzioni digitali come le applicazioni di file sharing o di telepresence. Inoltre, hanno una scarsa consapevolezza sui rischi legati alla cybersecurity e possono essere facilmente raggirati.
Ma quali sono gli errori umani considerati più pericolosi per la sicurezza dei dati aziendali? Sintetizzando, si possono identificare nove comportamenti scorretti e rischiosi da parte di dipendenti.