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AI e ESG: il futuro del reporting

Scritto da Quanture S.p.A. | 15 settembre 2025

L’intelligenza artificiale sta diventando il motore invisibile che supporta le aziende in molti campi: dalla gestione dei dati finanziari all’ottimizzazione della supply chain, fino al miglioramento dell’esperienza dei clienti. Sempre più spesso, il suo utilizzo tocca anche ambiti considerati per anni “laterali”, ma oggi cruciali per la competitività: tra questi, la rendicontazione non finanziaria.

 

Misurare e comunicare in modo trasparente le performance ESG (ambientali, sociali e di governance) non è più un’attività accessoria, ma un passaggio fondamentale per rispondere alle richieste di investitori, normative e società civile. Lo dimostra anche la nostra esperienza in Quanture, dove abbiamo redatto il Bilancio di Sostenibilità 2024 in conformità alla nuova direttiva europea CSRD, introducendo l’approccio della doppia materialità e integrando metriche ESG nei processi di governance.

 

Il 2025 rappresenta un punto di svolta. Applicata alla sostenibilità, l’AI consente di passare dalla misurazione tradizionale a un reporting automatizzato, trasparente e predittivo. Un cambiamento che accelera i tempi, riduce i costi e, soprattutto, apre la strada a decisioni più consapevoli e strategie di lungo periodo più solide.

 

Approfondiamo insieme.

 

AI e rendicontazione ESG: cosa cambia davvero?

L’arrivo dell’AI nei processi ESG non significa solo automatizzare ciò che già esiste, ma ripensare l’intero ciclo della rendicontazione. In passato, i dati sulla sostenibilità provenivano da fonti diverse - consumi energetici, indicatori sociali, filiera dei fornitori - e venivano ricombinati manualmente. Grazie al supporto dell'AI e con sistemi automarizzati, oggi lo scenario è diverso:

  • i dati vengono raccolti in tempo reale da sistemi integrati;

  • algoritmi di machine learning ne controllano la coerenza e segnalano eventuali anomalie;

  • modelli predittivi stimano scenari futuri;

  • i report sono generati in linguaggio naturale, già pronti per l’audit e conformi agli standard normativi.

Questa evoluzione è resa possibile da varie piattaforme tra cui Microsoft Cloud for Sustainability, dove Copilot agisce come vero acceleratore di produttività.

 

Copilot come alleato del reporting

Copilot, integrato nella piattaforma Microsoft, offre funzionalità che cambiano il modo in cui le aziende gestiscono la sostenibilità:

  • Analisi documentale intelligente – consente di caricare report ESG o policy interne e porre domande in linguaggio naturale per estrarre dati precisi.

  • Generazione automatica di report – crea documenti già allineati a direttive come la CSRD o agli ESRS, riducendo tempi e margini di errore.

  • Scenari “what-if” – permette di simulare il comportamento delle emissioni o dei consumi in diversi contesti, ad esempio valutando il passaggio a fonti rinnovabili.

  • Calcolo automatico delle metriche – emissioni Scope 1, 2 e 3, consumi idrici e uso delle risorse vengono elaborati in modo integrato e verificabile.

  • Query democratizzate – i dati ESG diventano accessibili non solo ai team tecnici, ma anche a manager, board e stakeholder, con risposte rapide e comprensibili.

Il risultato è duplice: da un lato si riducono i costi operativi, dall’altro cresce la qualità della reportistica.

 

Un elemento chiave è, inoltre, la connessione tra Copilot for Sustainability e i sistemi ERP aziendali. Quando i dati ESG sono già presenti - ad esempio emissioni di CO₂, consumi energetici, log di trasporti e forniture - la soluzione ideale è sfruttare l’integrazione nativa con Dynamics 365 Business Central e Microsoft Cloud for Sustainability. In questo modo le informazioni vengono centralizzate e correlate con fattori di emissione aggiornati, riducendo duplicazioni ed errori. I flussi importati dall’ERP diventano così la base per insight e report sempre conformi agli standard, trasformando il monitoraggio ESG in un processo continuo e integrato.

 

Dal dato all’insight: il valore predittivo

La vera novità introdotta dall’intelligenza artificiale nel campo della sostenibilità non è soltanto la velocità con cui i dati vengono elaborati, ma la capacità di trasformarli in conoscenza predittiva.

 

L’AI non si limita a certificare ciò che è accaduto: apre la strada a un livello superiore di analisi, in grado di supportare decisioni strategiche che tengono conto di scenari futuri e variabili complesse.

 

Questo approccio cambia radicalmente il ruolo dei dati all’interno delle aziende. Non più indicatori da consultare a posteriori, ma veri e propri strumenti di simulazione e pianificazione. Grazie a modelli predittivi, le imprese possono rispondere a domande che fino a pochi anni fa sarebbero state impossibili da affrontare con metodo:

  • Quali saranno gli impatti di eventi climatici estremi sulla nostra continuità operativa?

  • Come si evolveranno le emissioni Scope 3 se modifichiamo i criteri di selezione dei fornitori?

  • Quali benefici possiamo ottenere investendo in tecnologie di efficienza energetica?

L’AI rende possibili simulazioni “what-if” che permettono di analizzare scenari alternativi e comprendere l’effetto delle decisioni prima ancora che vengano attuate.

 

È in questo contesto che si afferma la Decision Intelligence, disciplina emergente che combina AI, data science e teoria delle decisioni per migliorare la qualità delle scelte aziendali. A differenza dei tradizionali sistemi di supporto, che si limitavano a fornire report statici, la Decision Intelligence integra modelli predittivi e analisi avanzate in un framework che collega i dati agli obiettivi strategici.

 

Un ecosistema ESG più maturo

L'integrazione dell'AI nei processi ESG non riguarda solo la compliance normativa ma significa costruire un ecosistema digitale maturo, in cui la sostenibilità diventa parte integrante delle decisioni aziendali.

 

Questo approccio porta benefici misurabili:

  • maggiore attrattività verso investitori e partner;

  • riduzione dei rischi reputazionali e operativi;

  • maggiore coinvolgimento dei dipendenti, che vedono riconosciuto il valore della trasparenza;

  • rafforzamento del dialogo con comunità e istituzioni.

In Quanture, già impegnati in servizi IT e in progetti di economia circolare come CommunityConnect, questa integrazione rappresenta il passo successivo per consolidare la nostra visione di sostenibilità digitale.

 

Case study internazionali

Il potenziale di questa tecnologia è già visibile in casi concreti:

  • Södra – l’azienda svedese ha adottato Microsoft Sustainability Manager con Copilot per monitorare in modo capillare le proprie attività. Il risultato è stato un miglioramento della trasparenza della supply chain e una riduzione significativa delle emissioni, pari a una frazione rilevante delle emissioni nazionali.

  • EY + Microsoft – la collaborazione ha dato vita a soluzioni AI-driven che hanno aumentato l’efficienza del reporting e introdotto funzioni predittive per la gestione degli impatti ambientali.

Questi esempi dimostrano che non siamo davanti a un futuro ipotetico, ma a un presente già in corso.

 

Opportunità e sfide

Se da un lato l’intelligenza artificiale apre possibilità enormi per rendere la sostenibilità più misurabile e strategica, dall’altro porta con sé alcune sfide che le aziende non possono trascurare. La prima riguarda la data governance: senza dati affidabili, sicuri e tracciabili, anche i sistemi più evoluti rischiano di perdere credibilità. È quindi essenziale garantire qualità e coerenza delle informazioni ESG lungo tutta la catena del valore.

 

Un secondo punto critico riguarda le competenze. Disporre di piattaforme avanzate non basta se in azienda non ci sono persone capaci di interpretare i risultati e trasformarli in scelte operative. Serve un mix di profili: tecnici, esperti di sostenibilità e manager in grado di leggere i dati in chiave strategica.

 

Infine, c’è la questione dell’allineamento culturale. Introdurre l’AI nei processi ESG significa cambiare il modo in cui i diversi reparti collaborano: i dati non restano confinati in silos, ma diventano un patrimonio condiviso. Questo richiede apertura, fiducia e la disponibilità ad adottare nuove modalità di lavoro.

 

 

L’AI applicata alla sostenibilità sta ridefinendo il modo in cui le aziende misurano, analizzano e comunicano i propri impatti. Strumenti come Copilot trasformano i dati ESG in decisioni concrete, rendendo la governance più trasparente e predittiva. La sfida è adottare questa innovazione con visione, per unire crescita e responsabilità in un unico percorso. Affidarsi a consulenti esperti, come Quanture, può fare la differenza, perché significa avere al proprio fianco chi conosce sia le tecnologie sia le logiche della sostenibilità.