Imagine a NEW PLAN #3

Questa edizione di Imagine a NEW PLAN è diversa dale altre, è un pò...speciale. Vogliamo infatti presentare il nostro secondo Bilancio di Sostenibilità redatto su base volontaria e, per la prima volta, pienamente conforme agli standard europei ESRS, anticipando l’obbligo normativo previsto dalla direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Una scelta non scontata per un’azienda delle nostre dimensioni, ma necessaria per chi - come noi - vuole fare della sostenibilità una leva strategica, e non solo un adempimento.

 

In questo articolo troverete, quindi, un riassunto dei passaggi chiave, dei risultati raggiunti e delle direzioni che abbiamo scelto di intraprendere. Con questo bilancio abbiamo voluto fare un salto in avanti, non solo nella qualità della rendicontazione, ma nella nostra capacità di leggerci dentro, di farci domande più profonde, di collegare numeri e intenzioni, progetti e impatti.

 

Buona lettura, e grazie per condividere con noi questo percorso.

 


Il nostro bilancio, una mappa strategica

Redigere un bilancio in linea con gli ESRS per noi ha significato affrontare un cambiamento di prospettiva: non bastava più raccontare cosa si è fatto ma identificare e misurare impatti, rischi e opportunità ambientali, sociali e di governance con rigore, e seguendo la logica della doppia materialità.

Questo approccio valuta sia gli effetti dell’azienda sull’ambiente e la società (inside-out), sia l’impatto delle sfide esterne sulla resilienza e sostenibilità dell’azienda stessa (outside-in).

 

Per questo secondo bilancio, quindi, adottiamo un processo diverso dal precedente; è più strutturato, per allinearci agli standard europei, e articolato in tre fasi principali:

  • Analisi del contesto operativo interno ed esterno: per comprendere le dinamiche di mercato, le relazioni che abbiamo con gli stakeholder e le sfide ambientali e sociali rilevanti.

  • Identificazione degli impatti materiali: coinvolgendo direttamente gli stakeholder per definire le tematiche più significative per l’azienda e la comunità.

  • Valutazione dei rischi e delle opportunità ESG: integrati nel sistema di governance aziendale, con un Comitato per la Sostenibilità che supporta il Consiglio di Amministrazione nel monitoraggio e nell’orientamento strategico.

Il documento che è emerso non è una semplice fotografia del passato, ma una mappa strategica che guida decisioni più coerenti, responsabili e informate che riflette l’impegno dell’azienda a integrare la sostenibilità nelle sue scelte operative e strategiche, promuovendo innovazione, inclusione sociale e attenzione all’ambiente, come dimostrano anche i progetti di economia circolare e riduzione delle emissioni di CO₂.


Questo approccio testimonia la nostra volontà di essere un’azienda solida, innovativa e responsabile, capace di affrontare le sfide contemporanee con visione e determinazione.

 


Il nostro cammino verso il Net-Zero

Oggi, parlare di sostenibilità senza affrontare il tema delle emissioni è impossibile. Per noi, affrontare la transizione climatica non è solo una responsabilità, ma un dovere concreto.


Nel 2024 abbiamo consumato
391,5 MWh di energia, di cui il 94% da fonti fossili, generando 95,7 tonnellate di CO₂ equivalente. Di queste, lo Scope 1 riguarda le emissioni dirette sotto il nostro controllo (come i carburanti utilizzati nei veicoli aziendali), mentre lo Scope 2 include le emissioni indirette legate all'energia elettrica e al riscaldamento che acquistiamo.

 

Grazie alla nuova analisi condotta secondo i criteri ESRS e CSRD, abbiamo potuto constatare una riduzione del 46% nelle emissioni totali rendicontate (Scope 1 + Scope 2, location-based) rispetto al 2023. Un risultato significativo, frutto sia di una migliore gestione dei consumi sia dell'applicazione di metodologie di calcolo più accurate e trasparenti.

 

Ora, cosa faremo di questi numeri? Li trasformeremo in scelte e decisioni consapevoli, coraggiose e orientate al cambiamento.

 

La foresta Quanture

Abbiamo iniziato nel 2017, piantando il primo seme di ciò che oggi è diventato molto più di un progetto: la Foresta Quanture, in collaborazione con Treedom.
Questa iniziativa è nata dalla volontà di agire in prima persona, per ridurre il nostro impatto e generare valore dove ce n’è più bisogno.

A fine 2024, 216 alberi crescono in 12 Paesi del mondo, ciascuno con una pagina online dedicata, fotografato, geolocalizzato e tracciabile: un simbolo tangibile del nostro impegno.

 

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Non si tratta solo di compensare le nostre emissioni ma di farlo in un modo che generi benefici durevoli e condivisi. Treedom, infatti, è anche un metodo si fonda su tre principi chiave, in linea con le raccomandazioni del Global Landscapes Forum:

  • Trasferire competenze alle comunità locali, generando impatto economico e sociale.

  • Piantare gli alberi giusti, nel posto giusto e per lo scopo giusto.

  • Monitorare, accompagnare e curare gli alberi nei primi anni, per garantirne la lunga vita.

Questo approccio non solo ottimizza la capacità degli alberi di assorbire carbonio, ma favorisce la rigenerazione del suolo, la ritenzione idrica e la biodiversità locale. In più, i progetti vengono gestiti insieme ad associazioni, cooperative e ONG locali, con una reale comprensione delle esigenze dei territori coinvolti.

 

Nel tempo, abbiamo voluto estendere il significato della nostra foresta: abbiamo regalato alberi a clienti, dipendenti e partner, e oggi un albero Treedom è parte integrante del nostro Welcome Kit. Anche a Natale 2023, ogni persona del team ha ricevuto un albero, a simboleggiare un impegno che cresce con noi, anno dopo anno.

 

Ma la nostra transizione non si ferma alla forestazione. Stiamo lavorando a un piano strutturato che includa:

  • L’adozione di target SBTi, allineati con gli obiettivi climatici globali.

  • L’ottenimento della certificazione ISO 14001, per consolidare i nostri processi ambientali.

  • La stipula di contratti PPA per l’approvvigionamento da fonti rinnovabili.

Il nostro obiettivo è ambizioso ma chiaro: ridurre le emissioni alla fonte, senza affidarci unicamente alla compensazione, e integrare questi traguardi nei nostri meccanismi organizzativi, fino a renderli parte della nostra cultura operativa.

 


Quando il digitale genera valore sociale

Quando parliamo di innovazione, non ci riferiamo solo a nuove tecnologie. Innovare, per noi, significa anche rigenerare, creare connessioni, prendersi cura di ciò che ci circonda. Vuol dire mettere le nostre competenze digitali a servizio delle sfide ambientali e sociali che viviamo ogni giorno, dando forma a soluzioni concrete, tangibili, utili.

È da questa idea che è nato nel 2023 CommunityConnect, e da questa stessa idea continua a crescere. Il progetto, sviluppato in collaborazione con TuttoSiMuove e con il supporto del Comune di Formigine, è pensato per dare nuova vita ai dispositivi informatici destinati alla dismissione.

Attraverso una rete che coinvolge clienti, istituzioni locali e realtà del terzo settore, PC e notebook vengono recuperati, rigenerati e donati ad associazioni, scuole, cooperative e comunità locali. In questo modo, un gesto semplice si trasforma in un ciclo virtuoso che riduce i rifiuti elettronici, limita il consumo di risorse vergini e sostiene l'accesso equo alla tecnologia.

 

È una rete di collaborazione che abbraccia ben 8 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), promuovendo una logica rigenerativa che crea occupazione inclusiva, estende il ciclo di vita dei beni e accorcia la distanza tra aziende e comunità.


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Il nostro obiettivo è ampliare il progetto nel 2025, coinvolgendo l’Unione del Distretto Ceramico e altri Comuni dell’Emilia-Romagna. Abbiamo stanziato 20.000 € in investimenti, provenienti da attività di ricerca e sviluppo e da progetti di relazioni esterne, per espandere questa iniziativa e renderla replicabile in altri contesti.

 

La stampa che lascia un’impronta positiva

CommunityConnect, però, non è un caso isolato. È parte di un approccio più ampio all’uso responsabile delle risorse, che guida ogni nostra scelta. Un altro esempio è il nostro nuovo servizio Zero Impact Printing, lanciato nel 2024: una soluzione pensata per ridurre l’impatto ambientale della stampa all’interno delle organizzazioni, attraverso il monitoraggio e la compensazione delle emissioni di CO₂ generate.

Abbiamo sperimentato il servizio sulle nostre stesse operazioni, investendo circa 15.000 € per introdurre una piattaforma di accounting che ci aiutasse a ridurre l’uso di carta e ottimizzare i processi di stampa. Insieme, abbiamo adottato Papercut Grows, un programma che compensa le emissioni legate alla carta attraverso la piantumazione di alberi. L’investimento complessivo in ricerca e sviluppo per questo progetto ha raggiunto i 20.000 €.

Oggi ci stiamo preparando a offrire Zero Impact Printing anche ai nostri clienti, con l’obiettivo di promuovere una gestione della stampa più consapevole e sostenibile in tutte le organizzazioni con cui collaboriamo.

 

Tutti questi progetti si inseriscono in una visione più ampia: quella di un’impresa che non vuole più essere solo fornitore di tecnologia, ma attivatore di cambiamento. Per questo motivo, stiamo lavorando per ottenere la certificazione ISO 14001, uno standard riconosciuto a livello internazionale per i sistemi di gestione ambientale. 

 


People First, dove la sostenibilità comincia da noi

Siamo convinti che ogni progetto sostenibile debba partire dalle persone. Oggi siamo una squadra di 60 persone, con l’83% a tempo indeterminato e il 21% di donne. Nel solo 2024 abbiamo erogato 935 ore di formazione, rispetto alle 632 le ore complessive del 2023.

Dietro questi numeri ci sono storie, competenze e desideri di crescita che vogliamo coltivare con cura.

 

Formazione continua: coltivare talento, accendere il cambiamento

La formazione è, per noi, un investimento strategico. In un settore in continuo mutamento, crediamo che la crescita delle persone sia la vera leva per affrontare l’innovazione con lucidità, autonomia e visione. È così che costruiamo una cultura aziendale fondata sul miglioramento continuo.

 

Nel 2024 abbiamo incrementato le ore di formazione del 48% rispetto al 2023 e rafforzato il nostro impegno su più fronti:

  • Percorsi di upskilling e reskilling su temi emergenti come Generative AI, cybersecurity, cloud e data governance.

  • Laboratori interni, workshop pratici e sessioni di mentoring, per stimolare una formazione collaborativa, orizzontale, che nasce dall’esperienza diretta e dal confronto.

  • Attività dedicate allo sviluppo delle soft skill: comunicazione, gestione del cambiamento, leadership diffusa.

  • Abbiamo avviato anche un percorso strutturato di leadership e management rivolto ai responsabili aziendali. Vogliamo costruire una leadership che sappia ascoltare, prendersi responsabilità, agire con coerenza rispetto ai valori che ci guidano ogni giorno.

A supporto di tutto questo:

  • Abbiamo ottenuto 30 nuove certificazioni tecniche.

  • Abbiamo mantenuto e rinnovato tutte le certificazioni già in essere.

  • Abbiamo rafforzato le collaborazioni con i nostri vendor partner, con percorsi formativi verticali e altamente specializzati.

Abbiamo anche costruito un sistema di welfare evoluto, che include smart working strutturale, sanità integrativa, buoni pasto elettronici, gift card e un albero Treedom per ogni nuova persona che entra in azienda. Un piccolo simbolo del nostro benvenuto e del nostro impegno a far crescere insieme persone e ambiente.

 

Nei prossimi anni vogliamo fare di più: introdurre metriche oggettive sulla parità salariale, rafforzare i percorsi di feedback continuo, migliorare la capacità di trattenere e valorizzare i talenti. 

 

Leggi il nostro Bilancio di Sostenibilità

 


Se ti è piaciuto questo numero di Imagine a NEW PLAN, ti aspettiamo tra un mese dove parleremo di:

  • Adottare soluzioni ESG-oriented per migliorare la brand reputation

  • Come sviluppare le competenze dei dipendenti

  • GDPR e sistemi di protezione

 

 

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