Le Hyper Converged Infrastructure, o strutture iperconvergenti, promettono di scuotere l’economia, riducendo il carico della manutenzione IT, gli spazi occupati e fornendo un percorso più agevole per l’aggiunta di risorse quando le organizzazioni crescono.

Al centro di questa dissertazione c’è un’architettura tecnologia che combina computing, storage, networking e virtualizzazione nello stesso  strumento, da qui l’etichetta “iper-convergenza”. Un responsabile IT può acquistare i componenti chiave dell’infrastruttura in un’unica appliance, piuttosto che acquistarli separatamente. Le infrastrutture IT iperconvergenti presentano un’architettura che si basa appunto su software, i quali integrano risorse di calcolo, memoria e networking su un unico hardware fornito da un singolo produttore. In questo modo, l’intero data center può essere gestito attraverso una sola interfaccia utente ed il sistema può essere espanso, all’occorrenza, aggiungendo nuovi nodi all’infrastruttura di base. Tutto ciò può rendere l’infrastruttura iper-convergente (HCI) più economica rispetto a quella convenzionale, riducendo al contempo il “peso” del data center e le esigenze dei sistemi multipli.

HCI versus tradizionali architetture tecnologiche, on-premise e Cloud

Le HCI, col loro ingresso nel mercato enterprise nel 2014, hanno iniziato subito a competere con quelle tradizionali a tre livelli, ovvero quelle infrastrutture realizzate dalle imprese acquistando computing, storage e networking separatamente, per poi integrarli insieme. Le hyper converged infrastructure sono però chiamate a confrontarsi, inoltre, con le infrastrutture convergenti, che in genere consistono in sistemi di diversi fornitori preconfezionati e separati ma che lavorano come un unico sistema. Il Cloud fornisce poi un’ulteriore possibilità per i reparti IT.

Un certo numero di imprese, di authority governative e service provider tecnologici hanno già implementato la tecnologia hyper converged, partendo generalmente da un’installazione limitata piuttosto che da datacenter end-to-end, ma ciò di cui si può essere certi è che ogni soggetto chiamato a confrontarsi con la necessità d’innovare le proprie infrastrutture deve fare i conti con necessità specifiche di processo che andranno prese in considerazione al fine di determinare la soluzione più consona.

Hyper Converged Infrastructure

Photo Credits: Patriot Advisors

 

Hyper Converged Infrastructure: un caso pratico

In Australia, per esempio, la National Blood Authority, un’agenzia di legge che coordina la fornitura di sangue e di emoderivati per conto del governo australiano, ha fatto ricorso alla tecnologia Hyper-convergente in combinazione con una infrastruttura a desktop virtuali (VDI). Le VDI trasferiscono sistema operativo e applicazioni che operano su singoli PC, computer portatili e altri dispositivi al data center, generando innumerevoli vantaggi. Il National Blood Authority ha adottato la tecnologia HCI quasi un anno e mezzo fa, in sostituzione della tradizionale SAN nel processo. L’infrastruttura ospita i VDI dell’Autorità, sui quali avviene la gestione del sangue e dei registri dei pazienti. La capacità di fornire un rapido accesso alle informazioni sul sangue e sul paziente è fondamentale, data la durata di conservazione del sangue pari a 42 giorni per i globuli rossi e 5 giorni per le piastrine. Peter O’Halloran, CIO dell’Autorità, ha detto che le VDI permettono loro di risparmiare 10 milioni di dollari l’anno in termini di costi.

Il mercato dell’iperconvergenza

Altre aziende che hanno adottato infrastrutture iperconvergenti confermano di aver notato vantaggi simili. IDC, in un suo rapporto, ha intervistato 13 imprese nel 2015 e ne è emerso che queste implementazioni produrrebbero benefici “per circa $ 2.22 milioni l’anno, per i prossimi cinque anni”.

Convenienza e scalabilità sono quindi le principali caratteristiche che rendono le hyper converged infrastructure competitive rispetto alle altre offerte sul mercato, facendo di questa tecnologia un elemento innovativo particolarmente interessante in termini prospettici e strategici. IDC infatti parla di una crescita del comparto pari al 162% nel 2014 e vicina al 100% nel 2015, lasciando intendere chiaramente quale sia il trend evolutivo nel campo dei data center.

Topic: Iperconvergenza