HCI - Hyper-Converged Infrastructure sono le infrastrutture che, oggi, guidano le aziende verso un futuro più veloce e agile: permettono di cavalcare l’onda della digital transformation, garantire una continuità nel business e gestire dati e data center con sicurezza e flessibilità. 

I cambiamenti in atto – repentini e imprevedibili - costringono le aziende ad adattarsi velocemente a un panorama in continua evoluzione. La tecnologia, a questo proposito, è l’asso nella manica da giocare per anticipare il mercato, invece di subirlo. In questo contesto, un ruolo fondamentale lo hanno i dati, da una parte, e il reparto IT dall’altra: i primi sono ormai indispensabili per essere competitivi, i secondi sono necessari per leggerli e interpretarli nel modo corretto.  

Per facilitare l’adozione di questo approccio data-driven, la semplicità di configurazione delle infrastrutture dev’essere una priorità per raccogliere e aggregare dati preziosi, utili al decision making e al contenimento degli investimenti. I sistemi iperconvergenti sono una risposta efficace a questa esigenza: la soluzione che permette di gestire l’intera infrastruttura con un unico pool di strumenti, migliorando l’operatività riducendo drasticamente i costi. 

 

Iperconvergenza, 5 vantaggi  

Ciò che viene definito come Iperconvergenza” o “infrastruttura iperconvergente” (in inglese HCI, cioè Hyper-Converged-Infrastructure) è in sintesi una combinazione di potenza computazionale, storage, networking e virtualizzazione definiti generalmente a livello software e orchestrati da un unico punto di gestione, come la tecnologia di HPE GreenLake, in grado di ridurre le complessità dell’amministrare i singoli elementi separatamente. 

L’infrastruttura iperconvergente è scalabile ed utilizza un approccio modulare a distribuzione orizzontale (scale-out) delle risorse. L'approccio HPE GreenLake è ideale per tutte le aziende che vogliono mantenere un alto livello di performance all’aumentare delle risorse senza incidere pesantemente sui costi per ottenerle. Allo stesso tempo è una soluzione che “libera” i reparti IT dalle attività di routine a basso “valore”, consentendo agli addetti di investire il proprio tempo in innovazione e trasformazione digitale del business 

 

Per questo, secondo Gartner entro il 2023 il 70% delle imprese si servirà di infrastrutture HCI. Una scelta derivante da molteplici vantaggi. 

 

1.Data center software-defined 

Poiché le infrastrutture iperconvergenti sono basate prevalentemente su software, si ha un’ottima flessibilità nel soddisfare le esigenze del business praticamente in real-time, senza doversi preoccupare di compatibilità hardware in fase di procurement. 

 

2.Virtualizzazione 

L’infrastruttura iperconvergente si serve di virtual machine, così come di una gestione integrata del sistema, di sicurezza e controllo dei dati. 

 

3.Protezione dei dati 

La protezione dei dati è fondamentale per ogni azienda. Una soluzione storage con funzionalità native di protezione dei dati permette di avviare ripristini di emergenza, evitando così il rischio di data leak e la perdita di informazioni importanti. 

 

4.Riduzione dei costi  

Con una infrastruttura iperconvergente si ha un'importante riduzione dei costi per macchina virtuale, rispetto alle infrastrutture tradizionali o ai cloud pubblici. 

 

5.Gestione centralizzata  

Poiché tutti i componenti sono combinati in un'unica infrastruttura, l'IT può gestire le risorse da un'unica interfaccia centralizzata. 

 

Le 3 regole da seguire per implementare un’infrastruttura HCI di successo 

Non esistono procedure universali da seguire quando si sceglie un’infrastruttura HCI, poiché il processo può variare a seconda delle macchine utilizzate; tuttavia, è possibile affidarsi a tre semplici regole per essere certi di agire nel miglior modo possibile. 

 

1.Misurare e definire il carico di lavoro 

Prima di scegliere una nuova infrastruttura, è importante valutare le esigenze dell’azienda e del reparto IT: “Quante VM compone il workload e quali applicazioni sono utilizzate? Quanta potenza computazionale è richiesta? Di quale capacità di memorizzazione si ha bisogno (RAM)? Quali sono le prestazioni richieste a livello storage? Di quale connettività di rete si dispone?” 

Rispondere a queste domande aiuterà a comprendere meglio i requisiti di cui l’azienda ha bisogno in base alla situazione e al contesto aziendale. 

 

2.Effettuare una valutazione preliminare 

Dopo aver stabilito il carico di lavoro e le risorse di cui si ha bisogno, per scegliere a quale HCI affidarsi è necessario valutare alcuni criteri importanti: 

  • la dimensione dell’infrastruttura; 
  • il tasso di crescita dell’azienda; se la crescita è sostenuta, affidarsi a soluzioni flessibili as a service permette di risparmiare sui costi di gestione; 
  • la business continuity garantita. 

 

3.Pianificare, implementare e testare l’infrastruttura scelta 

La pianificazione è molto importante. Un sistema iperconvergente funziona in modo diverso rispetto a un’infrastruttura tradizionale: virtualizzazione delle applicazioni, hardware, connettività e gestione sono integrati. Il reparto IT e l’intera azienda devono essere preparati al cambiamento. 

L’implementazione di una HCI è molto semplice: essendo tutti i componenti integrati è necessaria una sola configurazione, il che permette di risparmiare tempo, impiegabile su attività core. 

Una volta configurata, l’infrastruttura iperconvergente va testata per assicurarsi che gli strumenti virtualizzati siano correttamente impostati, che le performance siano in linea con quelle previste e altrettanto che sia garantito il livello di continuità operativa atteso. Terminata la fase di test l’infrastruttura HCI sarà pronta per essere utilizzata in produzione per la soddisfazione delle esigenze aziendali.  

 

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Topic: Iperconvergenza