In una recente ricerca, Accenture ha rilevato che solo una società su tre ha raggiunto il pieno valore atteso dagli investimenti fatti per portare l’infrastruttura IT su cloud. Un dato che evidenzia come, anche quando le organizzazioni "vivono nel cloud" sperando di poter sfruttare quell’importante vantaggio che è il risparmio sui costi, spesso incontrano una serie di problemi che possono portare a una spesa ben diversa dal preventivato. Va da sé, quindi, che massimizzare l’investimento sia uno degli obiettivi principali delle organizzazioni che hanno un’infrastruttura IT su cloud. 

 

Una potenziale fonte di sprechi 

Nel suo State of the cloud report 2022, Flexera afferma che “il denaro sprecato per il cloud è un problema importante e diventa sempre più critico man mano che i costi del cloud continuano a crescere”. Dal rapporto emerge che le organizzazioni stimano di sprecare il 32% di tutta la spesa per il cloud, una percentuale in aumento di due punti rispetto a quanto rilevato nel 2021. Tuttavia, Flexera ritiene che si tratti di una valutazione ottimistica perché molte organizzazioni tendono a sottostimare la quantità di sprechi. 

  

La principale sfida per chi ha migrato l’infrastruttura IT su cloud è la sicurezza, che è cresciuta dall'81% all'85% rispetto all'anno precedente. Al secondo posto troviamo la mancanza di risorse/esperienza. Dato che sempre più organizzazioni ampliano l’uso del cloud, cresce la domanda di personale qualificato. Non solo. Le aziende hanno bisogno di migliori controlli di governance per mantenere la visibilità e ottimizzare l’uso delle risorse. E questo comporta che la gestione della spesa per il cloud, la modalità di migrazione su cloud e la governance siano le altre tre sfide più di rilievo.  

 

Il fulcro di una strategia di crescita 

Per le organizzazioni che hanno avuto successo nel portare l’infrastruttura IT su cloud, la chiave è stata l'integrazione del cloud nelle funzioni principali delle loro aziende. Questo approccio end-to-end ha consentito di raggiungere diversi obiettivi aziendali, dalla semplificazione delle operazioni all'accelerazione dello sviluppo dei prodotti, e ha anche permesso di ottenere significativi vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza. 

Tutte le aziende che migrano al cloud desiderano di utilizzarlo per potenziare e differenziare applicazioni e servizi. I leader nell’uso del cloud, tuttavia, lo stanno impiegando per migliorare le prestazioni anche in altre aree, come i processi aziendali. Le loro iniziative cloud per le business unit sono particolarmente focalizzate sulla gestione IT, l'analisi dei dati, la gestione dei clienti e un'infrastruttura pronta ad affrontare le future sfide della sicurezza informatica. 

 

I dirigenti di queste aziende vedono il cloud come qualcosa di più di uno strumento per migliorare la resilienza e l'agilità organizzativa. È il fulcro della loro strategia di crescita. Per questo motivo, i CEO e i COO di tali organizzazioni svolgono quasi sempre un ruolo di primo piano nelle implementazioni cloud. Mentre altre aziende tendono a lasciare la supervisione dei progetti nelle mani dei loro CIO e CTO, i leader del cloud si assicurano che tutti i C-level siano coinvolti. Di conseguenza, sono in grado di acquisire un valore aziendale maggiore e più ampio dall'adozione e dall'utilizzo dell’infrastruttura IT su cloud.  

 

Come massimizzare gli investimenti 

Oggi la forma di cloud più usata è quella ibrida (l’80% delle realtà secondo Flexera), con la combinazione di vari cloud pubblici e privati. Nel 79% dei casi si tratta di diversi cloud pubblici mentre nel 60 percento dei casi prevalgono i cloud privati. 

La maggior parte delle organizzazioni IT sta anche investendo in spazi di lavoro remoti basati su cloud per ottenere una produttività ottimale e ciò rende l'ottimizzazione dei costi un fattore chiave all’interno di una strategia cloud.  

 

In un ambiente così variegato, per massimizzare gli investimenti diventa strategico poter gestire le attività in modo centralizzato e orchestrato. È necessario sapere come suddividere le risorse dando la priorità a ciò che è più critico. In questo senso, può essere di grande aiuto una piattaforma di automazione e orchestrazione, la quale può anche aiutare i team che si occupano di gestire l'infrastruttura IT su cloud a scoprire aree di miglioramento tra diversi fornitori di servizi cloud.  

 

Prova ne è che l’individuare sconti all’interno delle varie offerte dei provider o scoprire le Region con i costi inferiori sono alcune delle pratiche più diffuse nelle strategie di massimizzazione degli investimenti. In tal senso, ovviamente la pratica principale è un’accurata gestione dell’utilizzo e della distribuzione delle risorse, appunto attraverso un’adeguata orchestrazione. A questa sempre più aziende affiancano procedure automatizzate per spegnere i workload dopo l'orario di lavoro, per ridimensionare le istanze sottoutilizzate o eliminare lo storage inattivo. Tali processi si sono evoluti nel corso degli anni, passando da operazioni manuali alle attuali procedure automatiche. E queste nel cloud possono far risparmiare molto tempo mentre assicurano che le organizzazioni monitorino i loro ambienti in modo coerente per eliminare gli sprechi.  

 

Non solo abili orchestratori 

Avere un’infrastruttura IT sul cloud comporta di dover operare continuamente delle ottimizzazioni per massimizzare gli investimenti. Questo significa anzitutto saper essere abili orchestratori per distribuire le risorse nel modo più efficace possibile. Ma non solo. Infatti, il cloud è notevolmente dinamico. Propone con continuità nuove e più efficaci funzioni e i provider offrono allettanti promozioni e sconti. Ottimizzare gli investimenti significa anche saper sfruttare queste opportunità. 

 

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Topic: Cloud