Nel panorama della virtualizzazione desktop Emilceramica Group ha portato una importante innovazione in tutto il settore ceramico, come pioniera nell’introdurre la virtualizzazione delle workstation grafiche nei reparti aziendali di Ricerca&Sviluppo e Produzione.

Per sottolineare l’eccezionale importanza del progetto realizzato, che ha visto NETMIND al fianco di Emilceramica nella definizione e implementazione dell’innovazione, anche Hewlett Packard Enterprise ha deciso di dedicare un approfondimento alla case history.

È nata così una video-intervista ai protagonisti del progetto, nella quale vengono descritti i bisogni iniziali di Emilceramica e gli importanti vantaggi raggiunti grazie all’implementazione di un datacenter iperconvergente e alla virtualizzazione delle postazioni grafiche.

 

 

 

I bisogni di Emilceramica e la soluzione proposta da NETMIND:

Il datacenter Emilceramica era ormai ai limiti funzionali e non riusciva più a gestire e tutelare adeguatamente i dati aziendali.

In particolare il lavoro della Ricerca & Sviluppo rischiava di subire importanti fermi operativi e, visti i limiti dettati dall’infrastruttura, gli operatori non potevano lavorare al massimo della produttività e dell’efficienza.

Dopo un’attenta analisi delle necessità aziendali, si è valutato che fosse necessario porre al centro del progetto la fruibilità e la protezione dei dati. Attraverso la tecnologia StoreVirtual di HPE il datacenter è stato distribuito su due siti: la scelta fatta permette, anche a fronte del fermo totale di uno dei due, di mantenere la completa operatività aziendale.

Sono stati installati e configurati due cluster su hypervisor vmWare, distribuiti sui due siti: il primo è quello che ospita i server per l’erogazione dei principali servizi aziendali, il secondo è dedicato alla parte VDI.

Su questa infrastruttura è stata realizzata la soluzione più innovativa del progetto: la virtualizzazione della postazione di lavoro degli utenti di R&S e produzione, dipartimenti business critical per Emilceramica, grazie a Citrix.

La sfida è stata quella di far funzionare l’applicativo grafico utilizzato da Emilceramica (Adobe Photoshop) meglio di quanto non avvenisse precedentemente sulle workstation fisiche, migliorando l’affidabilità dell’accesso al dato e la fruizione del dato stesso.

 

Postazioni grafiche virtualizzate: i vantaggi ottenuti

  • Il lavoro svolto si traduce in Business Continuity a livello storage: maggiore tolleranza verso i guasti, aggiornamenti anche in orario lavorativo, tutela dei dati e del lavoro svolto, migliore gestione degli accessi e dei salvataggi.
  • La ridefinizione della postazione di lavoro tramite la tecnologia di virtualizzazione ha svincolato gli addetti dal dover utilizzare una singola postazione. In questo modo per poter sviluppare i nuovi progetti grafici possiamo attivare in modo dinamico potenti Virtual Desktop senza dover investire in costose postazioni fisiche che possono poi rimanere inutilizzate una volta esaurita la necessità.
  • La possibilità di accedere alla propria postazione di lavoro ovunque ha già innescato nuove modalità di collaborazione: ad esempio gli operatori di Ricerca & Sviluppo possono accedere alla propria postazione anche da un endpoint collocato in produzione e discutere direttamente con i colleghi su modifiche e variazioni alle ceramiche studiate.

Rispetto agli sviluppi futuri dell’azienda, Emilceramica ha intenzione di sostituire gradualmente la totalità delle attuali Workstation del settore Ricerca & Sviluppo con i nuovi Virtual Desktop e per questo sono già state attrezzate nuove postazioni di lavoro in produzione.

La stessa tecnologia è stata attivata anche presso il Marketing che utilizza sempre applicativi della suite Adobe, ma anche applicazioni 3D, e a breve verrà testata anche per la sostituzione delle postazioni di lavoro degli altri settori aziendali.

Topic: Iperconvergenza HPE Virtualizzazione

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